Scoperta tecnologia italiana-spagnola per individuare micro-metastasi non visibili
Un nuovo studio condotto da ricercatori italiani e spagnoli ha scoperto una tecnologia in grado di individuare micro-metastasi che non sono visibili con le tecniche radiologiche attuali. La tecnologia utilizza la biopsia liquida per determinare la presenza del DNA tumorale nel sangue dei pazienti affetti da cancro al colon operabile.
La biopsia liquida ha dimostrato di essere in grado di predire la presenza di malattia microscopica residua dopo la rimozione chirurgica del tumore. Questo risultato permette di personalizzare il trattamento post-chirurgico, consentendo di scegliere terapie meno intense nei pazienti con una biopsia liquida negativa.
Lo studio, chiamato PEGASUS, ha reclutato 135 pazienti provenienti da 11 centri oncologici italiani e spagnoli. I risultati hanno dimostrato un’efficacia globale della terapia del 40%. Questi dati potrebbero portare a modifiche delle linee guida per il trattamento del cancro al colon operabile, riducendo la terapia adiuvante nei pazienti con una biopsia liquida negativa.
La tecnologia della biopsia liquida non solo permette di individuare micro-metastasi non visibili, ma consente anche di monitorare il decorso della malattia nel tempo e di adattare la terapia in base alla risposta molecolare del tumore. Questo studio apre le porte a nuove terapie personalizzate e più efficaci per i tumori micro-metastatici.
Questi risultati sono di grande importanza per la comunità medica e potrebbero portare a significativi progressi nella cura del cancro al colon operabile. Continueremo a seguire gli sviluppi di questa tecnologia e a fornire aggiornamenti in merito alle possibili applicazioni future.
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