La Russia ha recentemente testato la sua risposta ad un possibile attacco nucleare nemico, con il presidente Vladimir Putin che ha seguito le operazioni delle forze armate russe dal suo studio nel Cremlino tramite video collegamento. Durante la presentazione, il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e il capo di stato maggiore, Valery Gerasimov, hanno riportato a Putin l’esito delle manovre.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Tass, Shoigu ha comunicato a Putin che le forze nucleari strategiche russe si sono esercitate a sferrare un massiccio attacco nucleare come risposta a un possibile attacco nemico. Durante il test, è stato lanciato un missile intercontinentale Yars dal cosmodromo di Plesetsk, con l’obiettivo di colpire Kura nella penisola della Kamchatka. Inoltre, un missile Sineva è stato lanciato dal sottomarino nucleare Tula nel mar di Barents.
È importante sottolineare che tutti gli obiettivi prestabiliti nell’addestramento, con l’utilizzo di uomini e mezzi delle forze di deterrenza nucleare terrestri, marittime e aeree, sono stati integralmente completati.
Questo test sottolinea la determinazione della Russia nel proteggere la propria sicurezza nazionale e dimostra la capacità delle forze armate russe di rispondere in modo efficace e tempestivo a una potenziale minaccia nucleare.
L’esercitazione riveste particolare importanza in un momento in cui le tensioni internazionali sono elevate e in cui è fondamentale garantire la stabilità e la sicurezza a livello globale.
La Federazione Russa è tra le principali potenze nucleari del mondo e continua a sviluppare e modernizzare il proprio arsenale per garantire la sua capacità di dissuasione. La capacità di rispondere in maniera efficace a un attacco nucleare rappresenta un pilastro fondamentale della strategia di difesa nazionale russa.
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