L’Italia si trova al fanalino di coda in Europa per il tasso di occupazione, con un tasso tra i 20 ei 64 anni al 66,3%, ben al di sotto della media Ue che si attesta al 75,4%. Nonostante un aumento del tasso di occupazione rispetto all’anno precedente, con un incremento maggiore della media Ue di 1,5 punti, il divario di genere rimane significativo.
In particolare, l’occupazione femminile in Italia è al 56,5%, molto distante dalla media Ue del 70,2%, mentre il tasso di occupazione maschile è al 76%, rispetto alla media Ue dell’80,5%. Il divario occupazionale tra uomini e donne in Italia è del 19,5 punti.
Le donne sono particolarmente svantaggiate nel Sud Italia, dove il tasso di occupazione femminile è solo del 39% tra i 20 ei 64 anni, rispetto al 67% nel Nord. Inoltre, solo il 40,3% delle donne tra i 25 ei 34 anni sono occupate nel Sud, contro il 72,2% nel Nord.
Tuttavia, c’è un segnale positivo per le donne nel Sud, con il tasso di occupazione femminile più alto tra i 35 ei 44 anni al 46,2%. Nonostante ciò, persiste una differenza di oltre 22 punti tra il tasso di occupazione nel Sud e nel Nord.
In generale, le donne occupate in Italia sono solo al 56,5%, ben lontane dalla Germania al 77,4% e dalla Francia al 71,7%. C’è quindi ancora molto lavoro da fare per ridurre il divario di genere e aumentare il tasso di occupazione femminile nel Paese.
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