Un olandese è stato salvato dopo tre giorni di naufragio vicino all’isolotto di Cay Sal. L’uomo, di cui si sono rese note solo le iniziali, J.V., è riuscito a sopravvivere creando un piccolo accampamento tra il fogliame e tracciando un SOS sulla sabbia.
Dopo tre giorni di estenuante attesa, l’uomo è stato finalmente avvistato da un ricognitore statunitense che sorvolava l’area. Il protagonista della vicenda ha raccontato che è stato un enorme sollievo veder apparire l’aereo dalla finestra della sua “casa” improvisata.
L’aereo ha immediatamente attivato le procedure di soccorso lanciando viveri, acqua e una ricetrasmittente all’uomo bloccato sulla piccola isola. Grazie a questi generosi aiuti, J.V. ha potuto sopravvivere fino al suo recupero.
Il salvataggio è arrivato dalla Guardia Costiera statunitense che, successivamente all’avvistamento, ha inviato un pattugliatore nella zona per raccogliere l’olandese in pericolo. Un’operazione esemplare che dimostra l’efficienza e l’importanza del monitoraggio di queste aree.
È interessante notare come la zona in cui l’uomo è rimasto bloccato sia costantemente monitorata da velivoli e navi a causa dell’arrivo di migranti clandestini provenienti da Cuba e Haiti. Quest’isola, anche se difficile da individuare sulla mappa, è diventata quindi un punto di riferimento e di attenzione per le autorità competenti.
In conclusione, grazie al tempestivo intervento della Guardia Costiera statunitense, un olandese è stato salvato dopo tre giorni di naufragio vicino a Cay Sal. Una storia di sopravvivenza e coraggio che dimostra come anche in situazioni estreme l’aiuto possa arrivare, talvolta da dove meno te lo aspetti.
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