L’esperienza del giornalista Francesco Bertolino durante un Ecofin informale, un incontro dei ministri finanziari e dei banchieri centrali dell’Unione europea, è stata oggetto di discussione in questa newsletter. Il giornalista ha sottolineato come, in passato, i ministri e i governatori degli altri Paesi si sedevano di fronte ai giornalisti e spiegavano personalmente i temi dibattuti durante gli incontri informali. Tuttavia, Bertolino ha notato un cambiamento significativo: oggi i ministri si limitano a parlare in “off the record” e i giornalisti ricevono solo brevi messaggi da addetti stampa, senza la possibilità di fare domande. Questo cambiamento ha portato ad una perdita di trasparenza e alla mancanza di informazioni per l’opinione pubblica.
Un altro punto evidenziato nell’articolo riguarda la corsa industriale internazionale. L’Europa, secondo l’autore, sta perdendo terreno in diversi settori chiave, come l’intelligenza artificiale e la mobilità elettrica. La Cina, invece, sta conquistando il mercato europeo dell’auto elettrica grazie ai prezzi competitivi e agli aiuti governativi. L’Unione europea sta persino valutando l’ipotesi di imporre dazi sull’importazione di automobili cinesi per contrastare questa situazione. Tuttavia, secondo Bertolino, questa minaccia è vuota in quanto l’Europa è economicamente dipendente dalla Cina e non può esporre se stessa ad eventuali ritorsioni commerciali.
L’articolo evidenzia la necessità per l’Unione europea di investire su scala europea per raggiungere un’autonomia strategica nel campo delle tecnologie più innovative. Tuttavia, molti governi europei sono riluttanti ad affrontare questi problemi per timore di pagarne il costo politico o di perdere potere a livello nazionale. Questa situazione ha contribuito ad alimentare l’opinione pubblica, che si sente sempre più nel buio e incline a sostenere partiti nazionalisti che offrono promesse facili.
In conclusione, l’articolo sottolinea l’importanza di garantire trasparenza e informazione all’opinione pubblica, per evitare che l’Europa continui a perdere competitività a livello internazionale. Ciò richiede un impegno comune da parte dei governi europei e degli organismi dell’Unione europea, al fine di sostenere l’autonomia strategica del continente nel campo delle tecnologie più innovative.
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