Il clima torrido continuerà a tormentare l’Italia nei prossimi giorni, con temperature che faranno sfiorare e superare i 40 gradi. Ma sarà la settimana prossima il momento più critico, con temperature intorno ai 42 gradi in Sardegna e tra i 37 e i 38 gradi a Roma, Firenze e nella Valle Padana.
Secondo il terzo rapporto sui risultati dei sistemi di allarme, la mortalità legata al caldo è aumentata del 9% rispetto alla media del periodo, soprattutto nelle città del Centro-Sud. Le città più colpite sono Reggio Calabria e le città della Sicilia, dove si sono verificati anche incrementi dell’inquinamento atmosferico a causa degli incendi.
Luglio è stato il mese più caldo di sempre e le ondate di calore sono state intense e prolungate, con quasi il 40% dei giorni caratterizzati da stress da caldo. Questo ha portato a un’eccessiva mortalità, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. In particolare, incrementi significativi si sono registrati a Campobasso, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Messina, Palermo e Catania.
Tuttavia, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, al Nord si registra una mortalità inferiore all’atteso, con un calo del 13% complessivo. Questo può essere attribuito a una migliore preparazione e prevenzione da parte delle autorità locali, nonché a una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini riguardo alle misure di protezione dal caldo.
Le autorità sanitarie raccomandano alla popolazione di rimanere idratati, di evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata e di prestare attenzione speciale agli anziani e ai bambini, che sono i più vulnerabili a questa ondata di calore.
In conclusione, l’Italia affronta un’ondata di caldo senza precedenti, con temperature che raggiungono livelli estremi. È fondamentale che gli individui e le autorità locali prendano sul serio questa situazione, attuando misure di protezione e prevenzione per ridurre l’impatto sulla salute della popolazione.
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