Marzo: aumento dei casi di influenza B e virus intestinali in Italia
Marzo è un mese difficile per le malattie respiratorie e intestinali in Italia, con sbalzi di temperatura e passaggi dall’asciutto al bagnato. L’inizio del mese ha visto un aumento dei casi di virus intestinali che causano nausea, vomito e diarrea, soprattutto tra i 30-50enni. Secondo Salute Pierluigi Bartoletti, il Covid sembra scomparso dai radar, ma si prevede l’arrivo dell’influenza B che colpisce soprattutto bambini e ragazzi.
L’influenza B si manifesta con febbre, mal di gola, tosse, stanchezza, dolori muscolari e può causare anche disturbi gastrointestinali. Nei casi più gravi, può richiedere il ricovero in ospedale per complicanze come polmoniti, bronchiti e infiammazioni muscolari e cardiache. La terapia prevede l’uso di farmaci da banco come antipiretici e antinfiammatori, ma non vanno utilizzati antibiotici in quanto si tratta di un’infezione virale.
La sintomatologia si attenua e scompare nell’arco di 7-10 giorni, ma è importante consultare un medico per la terapia più appropriata, soprattutto in caso di febbre alta o in soggetti fragili. La prevenzione è possibile attraverso la vaccinazione, con vaccini antinfluenzali quadrivalenti che contengono sia virus di tipo A che di tipo B.
I casi di influenza e virus correlati registrati in Italia hanno superato i 12 milioni, con quasi 400mila nuovi contagi in una settimana, secondo i bollettini della sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità. Con l’aumento dei casi, è fondamentale adottare misure di prevenzione e consultare un medico in caso di sintomi sospetti.
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