Vladimir Putin e Aleksandr Lukashenko si sono incontrati per la diciottesima volta negli ultimi due anni, in un incontro tenutosi ieri vicino a San Pietroburgo. Durante la loro riunione, i due presidenti hanno discusso della crescita economica reciproca tra Russia e Bielorussia.
Tuttavia, Lukashenko ha concentrato gran parte della conversazione sulle forze armate ucraine, sottolineando le loro pesanti perdite. I due presidenti hanno concordato che la controffensiva ucraina è fallita. Inoltre, Lukashenko ha accusato la NATO di voler annettere l’Ucraina occidentale e ha criticato gli americani per il loro appoggio a questo piano.
Durante l’incontro, Lukashenko ha menzionato anche il Gruppo Wagner, una compagnia militare privata russa, sostenendo che il suo governo li tiene nel centro della Bielorussia per impedire loro di muoversi verso ovest verso Varsavia. Putin ha sorriso a questa affermazione minacciosa.
Successivamente, i due presidenti hanno fatto un bagno di folla sull’isola di Kronstadt. Durante l’evento, Putin ha preso in braccio una bambina, dimostrando un gesto di affetto nei confronti della popolazione.
Inoltre, Putin punta a un successo schiacciante nelle prossime elezioni presidenziali russi e sembra aver scongelato il sentimento anti-polacco per ottenere consenso popolare. In effetti, Viaceslav Volodin, presidente della Duma russa, ha accusato Volodymyr Zelensky di assecondare le ambizioni imperiali della Polonia e di avviare un processo di polonizzazione del suo popolo.
Infine, un altro evento significativo è stato la sparizione di una croce di granito dal cimitero memoriale di San Pietroburgo, che commemorava le vittime polacche della repressione staliniana. Questo incidente solleva interrogativi sulle relazioni tra i due paesi e alimenta le tensioni diplomatiche.
Proseguono quindi gli incontri tra i due presidenti, che continuano a rappresentare un punto centrale del panorama geopolitico dell’Europa orientale. Resta da vedere come queste discussioni e azioni influenzeranno il futuro delle relazioni tra Russia, Bielorussia, Ucraina e Polonia.
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