L’anno scorso abbiamo assistito al lancio di ChatGPT, un potente strumento di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI. Oggi, l’azienda stupisce ancora una volta annunciando una nuova evoluzione di questa tecnologia: le versioni personalizzabili di ChatGPT, chiamate GPT.
Con la piattaforma GPT Platform, gli utenti possono ora creare varianti personalizzate di ChatGPT senza nemmeno dover scrivere una riga di codice. L’interfaccia intuitiva consente di addestrare il chatbot utilizzando il linguaggio naturale e di migliorare le sue risposte aggiungendo set di dati e documenti specifici.
Le GPTs personalizzate possono essere utilizzate per una vasta gamma di compiti, adattandosi alle esigenze individuali. Per esempio, possono rispondere alle domande degli ospiti di un bed and breakfast fornendo informazioni sulle attrazioni locali o offrire supporto tecnico nelle aziende, rispondendo alle domande dei dipendenti.
OpenAI ha anche reso possibile integrare i GPT con servizi di terze parti, consentendo agli utenti di utilizzare le API per eseguire attività in altre applicazioni. Questa apertura garantisce un’esperienza sempre più personalizzata e integrata.
Ma le novità non finiscono qui. OpenAI, infatti, ha lanciato un programma chiamato “Modelli personalizzati” che consente alle aziende di richiedere modelli di GPT adatti alle proprie esigenze. Questo servizio permette loro di ottenere strumenti ottimizzati e specifici per le loro attività.
Inoltre, a dicembre sarà lanciato il GPT Store, una piattaforma che permetterà agli utenti di condividere i propri chatbot personalizzati con il pubblico. Questo rappresenta un’opportunità non solo per gli sviluppatori, ma anche per gli utenti che potranno beneficiare di un’ampia gamma di soluzioni personalizzate.
Ma cosa accadrà in futuro? Pare che OpenAI abbia in programma idee ancora più grandi. Si parla di permettere agli sviluppatori certificati di guadagnare dal proprio GPT, aprendo un mondo di potenziali opportunità di reddito per coloro che sapranno sfruttare al meglio questa tecnologia. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa interessante evoluzione.
“Social media scholar. Reader. Zombieaholic. Hardcore music maven. Web fanatic. Coffee practitioner. Explorer.”