Acciaierie d’Italia rischia interruzione gas: scandalo finanziario all’orizzonte
Il presidente di Acciaierie d’Italia, Franco Bernabè, ha lanciato un allarme sulla situazione finanziaria critica dell’azienda durante la sua audizione davanti alla commissione Attività Produttive della Camera. Si tratta della seconda volta che l’azienda deve fare i conti con bollette non pagate, mettendo seriamente a rischio la fornitura di gas.
Bernabè ha specificato che l’azienda rischia seriamente la sospensione della fornitura di gas, a meno che non venga effettuato il pagamento di una caparra di circa 100 milioni di euro al fornitore. Purtroppo, l’azienda al momento non dispone dei fondi necessari per coprire questa spesa, rendendo difficile l’alternativa della fornitura commerciale a causa della situazione finanziaria complessiva.
L’accesso al credito bancario è stato negato ad Acciaierie d’Italia, il che crea enormi problemi per una società con un fatturato che supera i 3 miliardi di euro, e un fabbisogno di circolante pari a circa 2 miliardi di euro. La mancanza di liquidità sta mettendo a dura prova l’azienda.
Bernabè ha sottolineato la necessità di un azionista che difenda e sostenga finanziariamente l’azienda, specialmente considerando l’importanza di avviare un processo di decarbonizzazione nell’acciaieria. Attualmente, l’azionista pubblico ha elargito 680 milioni di euro, ma secondo il presidente di Acciaierie d’Italia, questa somma non è sufficiente per affrontare la crisi finanziaria attuale.
La situazione è estremamente critica, con l’azienda che si trova in un pericoloso limbo finanziario. Alcune soluzioni devono essere trovate al più presto per evitare il collasso dell’azienda e una grave crisi nel settore dell’acciaio.