Ilaria Salis, la giovane italiana duramente colpita dal sistema giudiziario ungherese, attende con ansia la decisione sul suo appello contro il rigetto degli arresti domiciliari pronunciato la scorsa settimana. Il suo avvocato Gyorgy Magyar ha enfatizzato che il provvedimento è stato preso in considerazione su basi infondate, in quanto Ilaria non rappresenta alcun pericolo di fuga.
Roberto Salis, padre di Ilaria, non ha perso tempo nel sollevare la questione della disparità di trattamento per cittadini italiani accusati degli stessi reati in Ungheria. Ha inviato un messaggio al Quirinale per chiedere un intervento nei confronti del governo ungherese al fine di smuovere il governo italiano.
L’avvocato Magyar prevede che il processo potrebbe prolungarsi fino al 2025, mentre Roberto Salis si preoccupa dei rischi che Ilaria potrebbe correre dopo una possibile condanna. Il padre di Ilaria afferma che il caso è stato politicizzato dal governo ungherese di Orbán, che sembra aver trovato in lei un nemico.
Roberto Salis ha ribattuto alle critiche sull’invocazione del silenzio per lasciar lavorare la diplomazia, sottolineando che fino a novembre scorso nessuno era a conoscenza della situazione di sua figlia detenuta. L’attesa per la decisione sull’appello di Ilaria continua, mentre la sua famiglia e il suo legale lottano per ottenere giustizia in un caso che ha attirato l’attenzione internazionale.
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