È Natale ogni mattino che vivi – scrive Stefano Benni – scarta con cura il pacco dei giorni. Ringrazia, ricambia, sorridi. Il 23 dicembre ricorre l’ottavo anniversario del trapianto di midollo di Marco Picenni, 46 anni, di Curno. Marco è grato alla vita e alle persone che lo hanno sostenuto durante il suo percorso di malattia.
Tutto è iniziato nel bel mezzo di una vacanza in Alsazia con la sua compagna Silvia Nava. Marco, all’epoca, aveva iniziato a manifestare sintomi di malattia. Dopo diverse visite mediche e analisi del sangue, gli viene diagnosticata una mielodisplasia ad alto rischio.
Marco decide di sottoporsi a un trapianto di midollo grazie alla compatibilità del suo fratello. Nonostante le difficoltà e le complicazioni che ha affrontato durante e dopo l’intervento, le sue condizioni si sono stabilizzate. Marco e Silvia hanno affrontato insieme la malattia, raccogliendo informazioni e ricevendo supporto dal reparto di Ematologia dell’ospedale.
Durante la pandemia, Marco e Silvia hanno trovato aiuto nella loro comunità locale e nei gruppi di supporto. Questi ultimi sono stati fondamentali nel loro percorso di guarigione. Marco e Silvia, in particolare, hanno trovato una rinascita grazie alle attività di passeggiate in montagna dedicate ai trapiantati e ai caregiver.
Un momento fondamentale è stato quando Marco si è unito al gruppo “A spasso con Luisa”, che organizza escursioni per trapiantati e che gli ha fatto riscoprire fiducia e speranza. Le esperienze condivise all’interno del gruppo hanno aiutato Marco e Silvia a sentirsi meno soli e a condividere le proprie storie con altre persone che hanno subìto un trapianto.
Nonostante la fine della pandemia, Marco e Silvia continuano a camminare in montagna, scegliendo itinerari adatti alle loro capacità. La malattia ha insegnato loro ad affrontare la fragilità e a dare importanza alle piccole cose.
Silvia spera di poter ricambiare un giorno il gesto di donazione che ha salvato la vita di Marco. Inoltre, Marco incoraggia gli altri a iscriversi al registro dei donatori di midollo, in modo da aumentare le possibilità di salvare una vita.
L’ottavo anniversario del trapianto di Marco Picenni ci ricorda che, nonostante le difficoltà, la vita può offrire nuove speranze e opportunità di rinascita.
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