Il ministro degli Esteri ucraino critica le parole del Papa sulla bandiera bianca come invito alla resa
Il Papa ha recentemente espresso il suo desiderio di vedere la fine delle guerre in corso, invitando al dialogo e alla negoziazione per raggiungere la pace. Tuttavia, le sue parole hanno suscitato delle critiche da parte del ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, che ha sottolineato che la bandiera ucraina è gialla e blu e ha invitato a sostenere il paese nella sua lotta per la vita.
L’ambasciata ucraina presso la Santa Sede ha esortato a imparare dalle lezioni del passato e a non ripetere gli errori nella trattativa con gli aggressori. Il Papa ha chiarito che quando parla di “bandiera bianca”, si riferisce alla cessazione delle ostilità tramite il negoziato, non alla resa.
Il Pontefice ha sottolineato che il negoziato non è un atto di debolezza, ma di coraggio, volto ad evitare ulteriori morti e sofferenze. Il Vaticano ha ribadito l’importanza di trovare una soluzione diplomatica per porre fine al conflitto in Ucraina e a tutte le guerre in corso.
In un momento in cui il mondo è afflitto da conflitti armati e crisi umanitarie, le parole del Papa e la risposta del ministro Kuleba rimandano ad un appello alla pace e alla solidarietà internazionale. Sostenere la giusta causa dell’Ucraina e lavorare per una soluzione pacifica appare più che mai urgente e necessario.
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