Uomo con disagio psichico crea disagi nel quartiere Corvetto
Un uomo sta scatenando il caos nel quartiere Corvetto. Soffrendo di disagio psichico, l’uomo passeggia intorno a piazzale Corvetto urlando una parola incomprensibile verso il cielo, sia di giorno che di notte. I residenti sono preoccupati per la situazione e chiedono una soluzione.
Un testimone, che conosce l’uomo solo di vista, ha spiegato la situazione. L’uomo vive in una casa popolare e gli episodi sono sempre più frequenti. Le urla costanti e incomprensibili disturbano non solo la quiete notturna, ma anche il sonno dei residenti.
Il quartiere Corvetto, situato alla fine di corso Lodi, è attraversato dal ponte del vecchio scalo ferroviario, dove attualmente è in corso la costruzione del villaggio olimpico. Tuttavia, questo ponte funge anche da confine tra due realtà diverse: da un lato la degradata zona di piazzale Corvetto, dall’altro una zona più decorosa.
La situazione nel quartiere è ormai diventata insostenibile. Le panchine del viale, a cominciare dal ponte, sono occupate di notte da gruppi di sudamericani che bevevano birra e ascoltano musica ad alto volume. Questo non solo disturba il sonno dei residenti, ma può anche portare a risse violente.
I proprietari dei locali come il Tijuana Cafè e il Re Artù lamentano la situazione, con bottiglie di vetro lanciate ai loro clienti. La criminalità tra i senza fissa dimora è un problema in crescita nel quartiere, con episodi di aggressioni verbali e fisiche che si verificano frequentemente, come nel caso di una cliente di 25 anni aggredita mentre cercava di recuperare la sua bicicletta.
La presenza di shisha bar aperti fino alle 5 del mattino aggravano ulteriormente i problemi di ordine pubblico. I commercianti chiedono una maggiore presenza delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza e per attrarre più clienti.
La situazione è molto diversa nei locali lungo corso Lodi, in direzione di Porta Romana, dove l’atmosfera è rilassata e i tavoli dei locali sono molto frequentati. Qui, al momento, sembrano non esserci fenomeni di microcriminalità. La sicurezza all’esterno dei locali serve solamente a gestire l’afflusso dei clienti e ad invitarli a tornare a casa al momento della chiusura.
Sarà necessario un intervento delle autorità e delle istituzioni per risolvere questi problemi e rendere il quartiere Corvetto un luogo più sicuro e piacevole per tutti i residenti e i visitatori.
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