Il noto allenatore di calcio, Antonio Conte, è stato squalificato per dieci mesi nel 2012 per il caso scommesse, nonostante non ci fossero prove concrete a suo carico. La decisione della Commissione Disciplinare Figc è stata basata sul presupposto che Conte, data la sua personalità accentratrice, non poteva non essere a conoscenza delle scommesse in corso.
Altri casi controversi riguardanti il calcio italiano includono quelli di Michele Marconi e Claudio Santini, entrambi coinvolti in episodi di presunto razzismo. Nel 2020, Marconi è stato squalificato per dieci giornate a seguito di un alterco verbale con Joel Obi del Chievo, mentre nel 2021 Santini ha ricevuto una squalifica per un confronto con Shaka Mawuli della Sambenedettese.
Le sentenze emesse nei confronti di Marconi e Santini non si basano su prove concrete, ma piuttosto sulle testimonianze raccolte durante le indagini. La mancanza di prove tangibili ha reso difficile per la Figc emettere delle sentenze definitive, tuttavia le decisioni sono state prese in conformità con gli articoli 65, 66 e 68 del Codice di Giustizia Sportiva della federazione.
Nonostante le controversie e le critiche riguardo alla validità delle prove presentate, la Figc si impegna a garantire la correttezza e l’imparzialità nei confronti di tutti gli attori coinvolti nel mondo del calcio italiano. Resta da vedere come i casi di razzismo e scommesse influenzeranno il futuro del calcio nel paese.
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