Il governo italiano ha apportato alcune modifiche al Piano nazionale di ripresa e resilienza, con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi ancora mancanti. Le undici modifiche proposte riguardano sette Ministeri, tra cui quello per le Politiche di Coesione, che ha un interesse diretto nel settore delle farmacie.
Il documento finale, contenente le modifiche apportate, sarà inviato alla Commissione europea per l’approvazione definitiva. Uno dei principali cambiamenti previsti riguarda l’ampliamento delle farmacie per il rafforzamento dei servizi sanitari di prossimità.
Entro la fine del 2023, verrà fornito sostegno a 500 farmacie rurali nei comuni delle aree interne con meno di 3.000 abitanti. Inoltre, entro il secondo trimestre del 2026, ulteriori 1.500 farmacie riceveranno questo sostegno. Inoltre, è stata avanzata una proposta per definire un target finale di 2.000 farmacie rurali sussidiate delle aree interne.
Il governo ha l’obiettivo di estendere il sostegno a tutte le farmacie rurali, anche nei comuni con meno di 5.000 abitanti, indipendentemente dalla loro posizione nelle aree interne. Inoltre, si propone di introdurre nuove forme di finanziamento per interventi di ristrutturazione o ampliamento degli spazi delle farmacie.
Il governo esprime gratitudine per il rafforzamento delle farmacie di comunità e per l’opportunità di assumere nuovi ruoli nell’ambito della riforma dei modelli organizzativi dell’assistenza di prossimità.
Queste modifiche al Piano nazionale di ripresa e resilienza mirano a migliorare l’accesso ai servizi sanitari nelle aree rurali e interne del paese, garantendo una maggiore presenza e disponibilità delle farmacie per la popolazione. Con il reciproco sostegno delle farmacie e del governo, si spera di ottenere una maggiore resilienza del sistema sanitario italiano.
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