Durante una sola seduta di Borsa, giovedì scorso, è stato registrato un vero e proprio crollo per Telecom Italia. Le azioni ordinarie sono passate da 27,79 a 21,18 centesimi, causando una perdita di 1 miliardo di capitalizzazione, mentre le azioni risparmio sono scese da 28,91 a 22 centesimi ad azione. In totale, la capitalizzazione complessiva dell’azienda ha subito un saldo negativo di 1,24 miliardi di euro.
Gli operatori del settore ritengono che possano essere state effettuate operazioni allo scoperto che hanno contribuito al crollo delle quotazioni. Non sono emerse posizioni short aggiornate sul sito della Consob, l’ente regolatore del mercato finanziario italiano. Si sospetta inoltre la presenza di panic selling e un possibile effetto perverso degli algoritmi durante la seduta di giovedì.
Sarà compito dell’Authority di mercato accertare eventuali irregolarità e indagare sulle dinamiche che hanno portato a questa situazione. In totale, durante la sola giornata di giovedì, sono stati bruciati 1,5 miliardi di euro in Borsa. Un evento che ha destato preoccupazione tra gli investitori e gli osservatori del settore, che ora attendono chiarimenti e azioni da parte delle autorità competenti.
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