La Banca d’Italia ha confermato le previsioni di gennaio sul Pil dell’Italia per il 2024, mantenendolo a +0,6%. Tuttavia, questo dato è più conservativo rispetto alle previsioni del Fondo monetario internazionale (+0,7%) e del governo italiano (+1,2%).
Le stime per il 2025 indicano un’accelerazione della crescita all’1%, che risulta essere il valore più basso dell’area euro. Nel 2026, la crescita è stimata all’1,2%, con l’attività economica che beneficerà dalla ripresa della domanda estera e del potere d’acquisto delle famiglie. Tuttavia, le condizioni di finanziamento restrittive e il ridimensionamento degli incentivi all’edilizia residenziale potrebbero pesare sugli investimenti.
Il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni ha dichiarato che le stime di crescita per l’Italia si aggirano intorno allo 0,6-0,7% per quest’anno. La disoccupazione dovrebbe scendere lentamente al 7,4% nel 2026 secondo le previsioni della Banca d’Italia.
L’inflazione è prevista in netto calo nel 2024, principalmente a causa dei prezzi dei beni intermedi e dell’energia. Le retribuzioni dovrebbero aumentare di circa il 3,5% all’anno nel triennio 2024-26, ma l’inflazione di fondo dovrebbe scendere al 2% e ulteriormente ridursi nei prossimi anni.
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