La tregua umanitaria è iniziata il 24 novembre e si è prorogata fino al 30 novembre, segnando un momento di pace e sollievo per la popolazione di Gaza dopo cinquanta giorni di guerra e bombardamenti. Durante questo periodo di tregua, le persone stanno cercando di approvvigionarsi di acqua, gas e hanno finalmente l’opportunità di riunirsi con le loro famiglie.
Le lunghe code per ottenere pane, acqua e bombole di gas sono diventate una consuetudine. Migliaia di persone si mettono in fila per ore sotto il sole cocente, sperando di riuscire ad acquistare beni di prima necessità. Sembra un’immagine surreale, ma purtroppo è la triste realtà di Gaza.
Gli operatori di Oxfam presenti sul campo hanno riferito che la tregua ha dato un momento di respiro ai palestinesi, che hanno vissuto settimane di continua paura e terrore a causa dei bombardamenti incessanti. Il suono dei bombardamenti era una costante nelle settimane precedenti alla tregua, ma ora, però, si vedono solo macerie per le strade. Per ricostruire è necessario un cessate il fuoco definitivo.
In risposta alla situazione critica, Oxfam ha lanciato un appello urgente al governo italiano e ai leader europei per un immediato cessate il fuoco. L’organizzazione chiede un intervento concreto per porre fine a questa tragedia umanitaria e per garantire protezione e assistenza alle persone colpite. È possibile aderire all’appello di Oxfam attraverso una petizione disponibile sul sito web di Oxfam Italia.
La tregua umanitaria in corso rappresenta un piccolo passo verso una soluzione pacifica e duratura. Speriamo che le istanze di Oxfam siano ascoltate e che il cessate il fuoco diventi una realtà per porre fine alle sofferenze della popolazione di Gaza. La situazione richiede un impegno immediato e concreto da parte della comunità internazionale. La pace è possibile, ma è necessario agire ora.
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