Il politico Carlo Calenda ha partecipato al corteo in occasione del 25 aprile, festa della liberazione, insieme ai rappresentanti della Brigata ebraica e della Comunità ebraica. Durante l’evento, ha sottolineato che il 25 aprile non è un evento settario, ma una festa per tutti i democratici che desiderano preservare la storia e la memoria della liberazione dell’Italia.
Calenda ha criticato le contestazioni a Roma contro la Brigata ebraica, definendole violenze brutali e indegne. Ha anche evidenziato che il partito d’Azione prende il nome dai partigiani che hanno contribuito alla liberazione dell’Italia.
In merito al passaggio del ministro Matteo Salvini al Sacrario di Milano, Calenda ha preferito commentare in modo neutrale, sottolineando che ognuno ha il diritto di festeggiare come desidera.
Alla manifestazione erano presenti anche il gonfalone della Brigata ebraica e bandiere dell’Ucraina. Accanto a Calenda, si sono schierati altri rappresentanti di Azione come Mariastella Gelmini e Daniele Nahum. Quest’ultimo ha criticato coloro che cercano di dividere e imporre le proprie idee con la forza, definendoli fascisti e sottolineando il contribuito della Brigata ebraica alla liberazione dell’Italia dai nazifascisti. Ha inoltre invitato a ricordare da che parte stava il Gran Muftì di Gerusalemme.
La presenza di politici e rappresentanti della comunità ebraica alla celebrazione del 25 aprile ha sottolineato l’importanza di preservare la memoria storica dell’Italia e lottare contro qualsiasi forma di violenza e intolleranza.
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