Il presidente russo, Vladimir Putin, ha respinto categoricamente l’idea che la Russia abbia intenzioni bellicose nei confronti della Nato, definendola una “totale assurdità”. Putin ha anche avvertito che gli F-16 occidentali, attesi dall’Ucraina e provenienti da basi di Paesi terzi, saranno considerati obiettivi legittimi in caso di conflitto.
Secondo Putin, le basi Nato potrebbero essere considerate nel mirino a causa della presenza di aerei da guerra occidentali forniti all’Ucraina. Putin ha sottolineato che le affermazioni riguardanti una presunta intenzione russa di attaccare la Nato sono prive di senso, considerando le differenze di spesa militare tra Russia e Stati Uniti.
Inoltre, Putin ha menzionato il potenziale nucleare degli F-16 come elemento rilevante nella pianificazione delle operazioni militari, promettendo di colpirli anche nelle basi Nato in risposta all’invio di armamenti all’Ucraina.
Nel frattempo, un caccia russo Su-35 è stato colpito da fuoco amico e è precipitato in Crimea. Il ministro degli Esteri ucraino ha chiesto agli alleati, in particolare agli Stati Uniti, di inviare armi promesse come i Patriot per contrastare la minaccia aerea russa. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha definito le minacce di Putin alla Nato come propaganda e ha espresso dubbi sul fatto che la Russia voglia una guerra mondiale.
Il portavoce della Casa Bianca ha smentito le accuse della propaganda russa riguardo all’attentato al Crocus City Hall, attribuendo la responsabilità all’Isis. Infine, il presidente ucraino Zelensky ha avvertito che se la Russia non sarà fermata in Ucraina, la guerra potrebbe estendersi a territorio Nato, coinvolgendo Paesi come il Kazakhstan, i Paesi Baltici, la Polonia e la Germania.
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