Il Governo interverrà sulle prescrizioni mediche non necessarie che ingolfano il Servizio sanitario nazionale
Il Governo italiano si appresta a prendere provvedimenti per ridurre le prescrizioni mediche non necessarie che rappresentano un vero e proprio spreco di risorse per il Servizio sanitario nazionale. Il decreto sulle liste di attesa includerà misure per combattere la cosiddetta “medicina difensiva” praticata da molti medici, che li porta a prescrivere prestazioni non indispensabili causando un danno stimato fino a 10 miliardi di euro all’anno.
Il Ministero della Salute si è posto l’obiettivo di ridurre le prescrizioni inappropriate, che attualmente costituiscono almeno il 20% del totale delle prescrizioni. Una delle principali novità introdotte dal decreto riguarda l’obbligo di specificare il quesito diagnostico nella ricetta medica, seguendo lo standard internazionale Icd-9-cm.
L’Istituto superiore di Sanità fornirà linee guida per garantire buone pratiche nella prescrizione di esami e terapie, mentre le ASL avranno a disposizione nuove risorse per monitorare i tempi di attesa negli ospedali. Inoltre, si potrebbe consentire agli ospedali di acquistare prestazioni in libera professione dai medici allo scopo di ridurre le liste di attesa.
Il decreto mira anche ad un controllo centralizzato delle prestazioni mancanti Regione per Regione, al fine di migliorare l’accesso alle cure mediche per tutti i cittadini. Con interventi sia sul lato dell’offerta che della domanda, il Governo si impegna a ottimizzare l’efficienza del Sistema sanitario nazionale e a garantire cure di qualità a tutti i pazienti.
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