Il presidente russo, Vladimir Putin, è attivamente impegnato nella rivalutazione del dittatore sovietico Stalin, secondo quanto riportato sul sito “Rocket Gamers”.
In diverse dichiarazioni, Putin ha elogiato uomini come Lavrentij Pavlovic Beria, il capo del KGB noto per le purghe spietate. Il presidente russo ha affermato che la Polonia dovrebbe essere grata a Stalin per aver regalato loro parte del territorio dopo la Seconda guerra mondiale, una visione storica erronea.
Nella sua campagna di rivalutazione, sono stati rimossi monumenti alle vittime delle violenze staliniane in Russia. Questo progetto in corso ha anche visto l’elogio di Beria come uno dei più grandi fisici nucleari russi.
La Corte suprema russa ha stabilito che Beria e i suoi complici sono stati gli “organizzatori del terrore”. Tuttavia, Putin ha accusato i governanti georgiani di continuare la politica repressiva di Beria nel 2006, ma ora elogia Stalin e il patto Molotov-Ribbentrop.
In un contesto di crescente controllo governativo sulla storia nazionale russa, l’associazione “Memorial”, che si batte per preservarla, è stata bandita e messa fuori legge.
Secondo alcuni analisti, Putin sta usando la figura di Stalin per giustificare sé stesso e le sue politiche. La rivalutazione del dittatore sovietico sembra essere una mossa politica per consolidare il potere e plasmare la narrativa storica a proprio vantaggio.
Questa tendenza preoccupa molti osservatori, che temono una manipolazione della storia russa per scopi politici. Per ora, solo il tempo dirà quale sarà l’effetto di queste nuove valutazioni di Stalin sulla società russa e sulla percezione internazionale della Russia.
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