Nel 2023, si scatenano numerose polemiche sul cosiddetto “trash televisivo” in Italia. In mezzo a questo dibattito, emerge Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, che non è d’accordo con l’uso dell’etichetta “trash televisivo” per denigrare la televisione leggera.
Berlusconi fa presente che la televisione è un potente mezzo di intrattenimento e informazione. Egli ritiene che la televisione commerciale di Mediaset giochi un ruolo fondamentale nel divertire e informare gli italiani in ogni ora del giorno.
L’arrivo delle TV indipendenti negli ultimi anni ha contribuito alla modernizzazione dei costumi televisivi. Berlusconi, a proposito, cita alcuni programmi di successo come “Drive In” e il TG5, che hanno saputo conquistare il pubblico italiano.
Non si può dimenticare che nel 2000, grazie a Mediaset, l’Italia ha assistito all’avvento del primo reality show chiamato “Grande Fratello”. Berlusconi riconosce che l’innovazione televisiva può suscitare polemiche, ma è importante rappresentare la realtà e la società in tutti i loro aspetti.
Nonostante gli occasionali eccessi, Berlusconi crede fermamente che la televisione italiana abbia un’elevata qualità e una ricchezza unica nel suo genere. La televisione popolare, anche se spesso considerata leggera e divertente, riesce ad appassionare il pubblico e svolge un ruolo sociale importante.
Berlusconi conclude affermando che Mediaset continuerà a lavorare per offrire un’ampia varietà di programmi di qualità che intrattengono e informano gli italiani, sia attraverso produzioni originali che attraverso format internazionali di successo.
Con queste parole, Berlusconi cerca di difendere la televisione leggera in mezzo alle polemiche che da tempo la circondano, sottolineando il ruolo positivo che essa svolge nella società italiana.
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