L’Azerbaijan lancia attività antiterrorismo nella regione del Nagorno Karabakh
L’Azerbaijan ha avviato una serie di “attività antiterrorismo” nella regione del Nagorno Karabakh, affermando che l’obiettivo è “ripristinare l’ordine costituzionale della Repubblica dell’Azerbaijan”. La regione del Nagorno Karabakh, abitata principalmente da armeni, è situata all’interno dei confini azeri, ma negli ultimi anni ha vissuto una situazione di tensione e conflitto tra le due etnie.
Il ministero della Difesa azero ha annunciato l’inizio delle operazioni poco prima delle 13:30 ora locale. Esplosioni sono state riportate nella capitale de facto della regione separatista, Stepanakert, nonché nelle città di Askeran e Martakert.
Il Nagorno Karabakh è un territorio contestato da lungo tempo tra l’Azerbaijan e l’Armenia. Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991, la disputa si è intensificata, portando a un violento conflitto che è durato fino al 1994. Nonostante numerosi accordi di cessate il fuoco, il Nagorno Karabakh rimane una zona di tensione tra i due paesi.
L’Azerbaijan sostiene che le attività antiterrorismo sono una risposta alle provocazioni e agli attacchi da parte delle forze armene, accusando l’Armenia di occupazione illegale del Nagorno Karabakh. L’Armenia, d’altra parte, afferma che l’Azerbaijan sta violando l’integrità territoriale del Nagorno Karabakh e minacciando la sicurezza delle popolazioni armena.
Come risultato delle recenti attività, sono emerse notizie di vittime sia tra i militari azeri che tra i civili nel Nagorno Karabakh. Entrambi i paesi hanno dichiarato lo stato d’emergenza e hanno mobilitato le proprie forze militari.
La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per l’escalation del conflitto e ha chiesto il rispetto immediato del cessate il fuoco. L’ONU, l’Unione europea, la Russia e altri attori internazionali hanno invitato le parti a tornare al tavolo delle negoziazioni per cercare una soluzione pacifica al conflitto.
La situazione continua a evolvere e Rocket Gamers continuerà a seguire gli sviluppi e fornire aggiornamenti sulle attività nella regione del Nagorno Karabakh.
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