Addio a Domenico De Masi, sociologo vicino ai 5 stelle e ispiratore del reddito di cittadinanza. Il professor De Masi è morto a Roma all’età di 85 anni, dopo aver scoperto di avere una malattia invasiva lo scorso 15 agosto.
Domenico De Masi era un professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università “La Sapienza” di Roma e aveva ricoperto il ruolo di preside della facoltà di Scienze della comunicazione. Il suo interesse si è sempre concentrato sulla sociologia del lavoro e delle organizzazioni, la società postindustriale, lo sviluppo e il sottosviluppo, i sistemi urbani, la creatività, il tempo libero e i metodi e le tecniche di ricerca sociale.
De Masi era un convinto sostenitore del reddito di cittadinanza e del lavoro agile, e considerava il sistema economico italiano attuale inadeguato per combattere efficacemente la povertà e la precarietà. Il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte, lo ricorda come un amico sincero e un interlocutore privilegiato per discutere liberamente e criticamente sulle idee e il percorso politico del movimento.
Il lutto per la scomparsa di Domenico De Masi ha coinvolto la classe politica italiana, da sinistra a destra. Anche se aveva radici di sinistra, De Masi era aperto alle ragioni degli altri e la sua libertà intellettuale era riconosciuta da tutti. Alfredo Antoniozzi di Fdi lo ha ricordato come un “brillante sociologo”, mentre esponenti della sinistra come Nicola Fratoianni di SI hanno sottolineato la sua importanza come intellettuale libero da cui trarre ispirazione su temi come il lavoro e il salario.
Anche nel Partito Democratico sono stati ripresi alcuni concetti di De Masi. Francesco Boccia e Pierluigi Bersani hanno espresso la loro gratitudine per l’eredità intellettuale che ha lasciato. Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, ha sottolineato la sua capacità di ascoltare e comunicare in modo efficace le sue idee.
In conclusione, il mondo accademico e politico italiano piange la morte di Domenico De Masi, un illustre sociologo che ha lasciato un’impronta significativa nel dibattito sulla società contemporanea. Il suo contributo sull’importanza del lavoro, del reddito di cittadinanza e della libertà intellettuale verrà sicuramente ricordato e valorizzato.
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