La scarsità di farmaci generici in Europa preoccupa l’industria farmaceutica
L’Europa si trova di fronte a una grave carenza di farmaci generici, in particolare di antibiotici e oncologici. Questo fenomeno è dovuto all’aumento dei costi di produzione, che stanno portando alla scomparsa delle piccole industrie farmaceutiche. Le grandi aziende farmaceutiche, intanto, stanno allungando i brevetti grazie a modifiche minime nella composizione dei farmaci.
Per affrontare questa situazione, la Commissione Europea ha approvato una nuova legislazione che entrerà in vigore nel 2023. L’obiettivo è favorire l’accesso ai farmaci generici e biosimilari, rendendo i farmaci più disponibili, accessibili e convenienti per i pazienti.
Un esempio positivo di questa strategia è stato osservato in Spagna, dove l’introduzione di generici per sette farmaci ha permesso di risparmiare 800 milioni di euro. Tuttavia, le grandi industrie farmaceutiche sono in contrasto con i produttori di generici sulla nuova normativa, creando incertezze riguardo alla scadenza dei brevetti e ai ritardi nell’ingresso sul mercato dei farmaci generici.
In Italia, c’è una necessità urgente di diffondere una cultura più propensa all’acquisto di farmaci generici, mentre la scarsità di biosimilari su alcuni farmaci preoccupa per i potenziali costi elevati per alcune malattie. Il cerchio dei pazienti “esclusi” si sta allargando, mettendo in discussione il futuro del settore farmaceutico in Europa e alimentando il dibattito tra interessi pubblici e privati.
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