Gli scioperi dei lavoratori dell’industria automobilistica negli Stati Uniti stanno avendo un impatto significativo sulle condizioni di lavoro sia in Occidente che in Italia. Le richieste dei lavoratori includono aumenti salariali del 40%, una riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore pagate 40 e il ripristino del meccanismo di indicizzazione automatica degli stipendi in base all’inflazione. Inoltre, i lavoratori del settore automobilistico stanno cercando di porre fine alla discriminazione tra giovani e anziani nei contratti di lavoro.
Uno dei protagonisti degli accordi che hanno portato a una diminuzione delle condizioni e dei diritti dei lavoratori è stato Sergio Marchionne. La corruzione dei dirigenti sindacali ha contribuito a creare un consenso attorno a Marchionne negli Stati Uniti. Tuttavia, questo movimento di lotta è stato avviato dai militanti sindacali che si sono opposti alla corruzione dei dirigenti, che ha portato alla rimozione del vecchio gruppo dirigente e all’elezione di una nuova e radicale direzione all’UAW.
Questa lotta travalica i confini e coinvolge tutto il mondo del lavoro, soprattutto in Italia, dove le condizioni di lavoro sono peggiorate. È necessario combattere il moderatismo sindacale complice in Italia e riprendere le richieste delle basi. Shawn Fain, leader dell’UAW, afferma che il problema non sta nei lavoratori, ma nell’avidità dei proprietari delle aziende.
L’effetto di questa battaglia si è visto anche in Italia con lo sciopero di otto ore alla Stellantis di Melfi, dimostrando che il sistema di Marchionne sta crollando anche nel nostro paese. È un segnale di un movimento che sta guadagnando forza e mette sotto pressione i datori di lavoro a livello internazionale.
In conclusione, gli scioperi dei lavoratori dell’industria automobilistica negli Stati Uniti hanno avuto un impatto profondo sulle condizioni di lavoro in tutto il mondo occidentale, inclusa l’Italia. I lavoratori stanno lottando per ottenere migliori condizioni salariali, ridurre l’orario di lavoro e porre fine alla discriminazione nei contratti. È fondamentale combattere la corruzione tra i dirigenti sindacali e contrastare l’avidità dei datori di lavoro. Il recente sciopero alla Stellantis di Melfi dimostra che questo movimento si sta diffondendo anche in Italia, mettendo in discussione il sistema di Marchionne.
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