Ligo, il laboratorio statunitense per la rilevazione delle onde gravitazionali, ha raggiunto un nuovo traguardo nel campo dell’astronomia quantistica. Grazie all’implementazione di una tecnologia chiamata “squeezing quantistico”, l’interferometro di Ligo è diventato ancora più sensibile nella rilevazione delle onde gravitazionali.
Questa nuova tecnologia ha consentito a Ligo di rilevare circa il 60% in più di eventi di fusione fra oggetti compatti con emissione di onde gravitazionali. Si tratta di un risultato straordinario che apre nuove possibilità nella comprensione dell’universo.
Ma in cosa consiste esattamente il “squeezing quantistico”? Questa tecnica si basa sull’utilizzo di cristalli che trasformano un fotone in una coppia di fotoni con energia inferiore. Ciò permette di controllare gli effetti del principio di indeterminazione, uno dei pilastri della meccanica quantistica.
Grazie a questa nuova tecnologia, Ligo è in grado di spostare il rumore quantistico in base alla frequenza, migliorando la sensibilità dell’interferometro sia alle alte che alle basse frequenze. Questo significa che sarà possibile rilevare anche segnali più deboli e studiare fenomeni ancora poco conosciuti.
Ligo ha già iniziato a utilizzare questa tecnologia nel suo attuale run osservativo, denominato O4. Ma le sorprese non finiscono qui: si prevede infatti che anche l’interferometro italiano Virgo utilizzi questa tecnologia nel suo prossimo run nel marzo 2024.
Gli esperti sono entusiasti di questi sviluppi, considerandoli un passo avanti significativo nell’analisi delle onde gravitazionali. Le possibilità di scoperta sono immense e il futuro dell’astronomia sembra sempre più affascinante.
Il team di Rocket Gamers seguirà da vicino gli sviluppi di questa tecnologia e vi terrà aggiornati sugli ultimi risultati ottenuti da Ligo e dagli altri osservatori delle onde gravitazionali. Restate sintonizzati con noi per le ultime notizie nel mondo della scienza e dell’astronomia.
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