Una folla di persone con passaporto straniero si è radunata alla frontiera, ma gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco sono stati vani secondo le smentite da parte del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Dal lato egiziano, lunghe file di convogli umanitari sono rimasti in attesa per giorni, in quanto l’esercito israeliano continua a bombardare il valico di Rafah. Nonostante i rumors di un accordo per il passaggio delle persone con passaporto straniero, la frontiera è rimasta chiusa senza conferme ufficiali. Tuttavia, funzionari locali affermano che sono stati fatti entrare nella Striscia di Gaza 150mila litri di carburante per le centrali dell’acqua potabile. Il governo egiziano si è espresso favorevole all’apertura del valico, ma il governo israeliano si oppone a questa soluzione. La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è catastrofica, con circa un milione di sfollati interni e le città meridionali non hanno le risorse necessarie per accogliere tutti i rifugiati. Le scorte di beni di prima necessità stanno esaurendosi rapidamente. Nel frattempo, l’esercito israeliano continua a bombardare la regione, sostenendo di aver distrutto obiettivi di Hamas. Il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani ha ormai superato i 2800 palestinesi uccisi e quasi 10.900 feriti. Gli allarmi missilistici risuonano in tutto il territorio di Israele e recenti aggiornamenti dell’esercito israeliano indicano che il numero degli ostaggi detenuti da Hamas è ora pari a 199.