La Regione Liguria ha deciso di aumentare i finanziamenti al Salone Nautico da 350mila a 780mila euro, ma l’evento è stato travolto da uno scandalo di corruzione. Il capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani, è stato coinvolto in un’inchiesta che lo ha portato agli arresti domiciliari per aver ottenuto una fornitura per il Salone del valore di 10mila euro per il fratello. Nelle intercettazioni è emersa un’ipotesi di voto di scambio velato legato alla presenza della mafia siciliana.
La procura spezzina ha inviato gli atti alla dda genovese per competenza e le misure di arresto sono state eseguite in coordinamento con quelle disposte dal gip di Genova. L’intera vicenda ha scosso il mondo della politica e dell’economia locale, mettendo in luce pratiche poco trasparenti e losche. Il Salone Nautico, che avrebbe dovuto essere un’occasione per promuovere il settore marittimo e turistico della regione, si è trasformato in uno scandalo che ha gettato ombre pesanti sulla sua reputazione.
La Regione Liguria si è detta scioccata e ha promesso di fare luce su quanto accaduto, riaffermando il suo impegno nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Intanto, la popolazione locale si interroga sui veri motivi dietro questo intrigo che sembra coinvolgere personaggi di spicco della politica e dell’economia regionale. Resta da vedere come si evolverà la vicenda e quali conseguenze avrà sul futuro del Salone Nautico e sull’intera regione.
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