“Corteo Studentesco a Torino contro la Riforma della Scuola e in Solidarietà con i Palestinesi”
Questa mattina a Torino si è svolta una manifestazione studentesca contro la riforma della scuola proposta dal ministro Valditara e a sostegno dei palestinesi nel conflitto con Israele. Il punto di ritrovo era piazza XVIII Dicembre, da cui è partito un corteo che ha percorso le vie del centro, coinvolgendo circa 500 ragazzi.
Durante la manifestazione, sono state esposte bandiere pro-Palestina e è stato mostrato un cartonato raffigurante la stretta di mano tra la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente israeliano Benjamin Netanyahu. Gli slogan principali erano “Intifada fino alla vittoria” e “Libertà per Gaza”. Tuttavia, la manifestazione non è stata esente da tensioni, con alcuni scontri verificatisi poco prima delle 13 in piazza Castello.
Durante gli scontri, alcuni manifestanti hanno imbrattato con vernice rossa un’immagine che rappresentava i due leader politici affiancati. Inoltre, sono state lanciate alcune uova contro gli agenti al livello del Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha portato alla carica della polizia contro i manifestanti.
Nonostante i tentativi delle forze dell’ordine di impedire l’accesso a piazza Castello, gli studenti sono riusciti a trovare una via alternativa attraverso i garage sotterranei di via Roma e via XX Settembre. Una volta raggiunta piazza Castello, gli studenti hanno bruciato una bandiera di Israele.
Secondo Caterina Mansueto, presidente della Consulta di Torino, la riforma della scuola proposta dal Governo Meloni rappresenta un passo indietro per l’istruzione pubblica e un regalo alle aziende. La riforma prevede la riduzione del percorso scolastico a 4 anni per i tecnici e i professionali, l’incentivazione della scuola-lavoro e misure repressive nelle scuole che facilitano il bocciamento per il voto di comportamento.
L’iniziativa studentesca di oggi a Torino dimostra il malcontento e la preoccupazione degli studenti nei confronti di una riforma che ritengono danneggi l’istruzione pubblica. Al contempo, il sostegno ai palestinesi nel conflitto con Israele pone l’accento sulla solidarietà internazionale che coinvolge anche i giovani italiani.
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