Ictus: una prevenzione efficace può salvare vite umane
ROMA – I numeri sono allarmanti: ogni anno, ben 12 milioni di persone nel mondo sono colpite da ictus. Ma ciò che è ancora più preoccupante è che fino al 90% di questi casi potrebbero essere evitati grazie a cambiamenti dello stile di vita e ad una corretta alimentazione. Queste sono le conclusioni di uno studio condotto su scala globale e recentemente pubblicato.
In Italia, l’ictus rappresenta addirittura la terza causa di morte, con quasi 100.000 casi registrati ogni anno. Ma non è solo il bilancio in termini di vite umane a destare preoccupazione. Infatti, è stato riscontrato che la metà dei sopravvissuti a un ictus è affetta da disabilità, causando gravi ripercussioni sulla qualità della vita.
Secondo le statistiche, entro il 2050 si prevedono ben 9,7 milioni di morti per ictus. I Paesi a basso e medio reddito saranno i più colpiti, con costi annui che si aggirano intorno ai $2,3 trilioni. È quindi fondamentale porre l’accento sulla prevenzione e l’educazione riguardo a questa grave malattia.
Un aspetto fondamentale per combattere l’ictus è la tempestività nel riconoscere i suoi sintomi e chiamare immediatamente i soccorsi. La velocità di intervento in questo caso può fare la differenza tra la vita e la morte, o tra il recupero e la disabilità permanente.
“È importante che tutti siano consapevoli dei sintomi dell’ictus”, afferma il dott. Mario Rossi, esperto neurologo presso l’Ospedale San Raffaele di Roma. “Tra i segnali di allarme più comuni vi sono la perdita improvvisa di forza o sensibilità in un lato del corpo, difficoltà nel parlare o nel comprendere gli altri, e improvvisi problemi di equilibrio o di vista. In presenza di questi sintomi è necessario chiamare immediatamente il 118 senza esitazioni.”
Per ridurre il rischio di ictus, è fondamentale adottare uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata e l’esercizio fisico regolare. “Un’alimentazione ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di grassi saturi può ridurre significativamente il rischio di ictus”, spiega il dott. Rossi. “Inoltre, l’attività fisica regolare può aiutare a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna e il peso, due fattori di rischio importanti per l’ictus.”
In conclusione, educare la popolazione sull’importanza della prevenzione e dell’intervento precoce è fondamentale per combattere l’ictus e salvare vite umane. È necessario agire con decisione e implementare politiche adeguate per promuovere uno stile di vita sano e ridurre il numero di casi di ictus. Solo così potremo fare la differenza e garantire un futuro più sicuro e sano per tutti.