Nel mondo dell’opposizione russa, vi sono forti divisioni e litigi senza una linea comune. Il Forum della Russia Libera, creato da Kasparov nel 2016, è un’organizzazione che si riunisce due volte l’anno per aggiornare la lista di persone da sanzionare per la loro collaborazione con il Cremlino. Nella nuova lista, compare anche Nikolaj Rybakov, presidente del partito Yabloko, accusato di partecipare a talk-show propagandistici.
Khodorkovsky e Kasparov non hanno una grande intesa, con reciproche critiche sui social media. La principale linea di frattura è tra l’opposizione liberale e quella più progressista, spesso accusata di estremismo. Alcune fonti indicano che alle elezioni presidenziali potrebbe candidarsi Aleksej Venediktov, ex direttore di Radio Eco di Mosca. La reazione più dura a questa possibile candidatura è arrivata da Alexej Navalny, che lo definisce “fantoccio del regime”.
Navalny critica anche le alleanze elettorali dell’opposizione, sostenendo che il loro tempo è perso. Le divergenze e la mancanza di unità nell’opposizione sono evidenti, come dimostra il scarso successo del “Congresso dei deputati del popolo” gestito da Ponomariov. I media occidentali chiedono spesso ai dissidenti la ricetta per una Russia deputinizzata, ma al Cremlino ridono di queste divisioni.
Nel panorama dell’opposizione russa, si assiste a una situazione di caos e contrasti che impediscono l’instaurarsi di una linea comune. L’organizzazione del Forum della Russia Libera, ideato da Kasparov nel 2016, si adopera per aggiornare una lista di personaggi da sanzionare per la loro presunta collaborazione con il Cremlino. Tra le nuove aggiunte, spicca il nome di Nikolaj Rybakov, presidente del partito Yabloko, accusato di partecipare a talk-show propagandistici.
Khodorkovsky e Kasparov, figure di spicco dell’opposizione, appaiono lontani da una sintonia, fatto confermato da scambi di critiche attraverso i social media. La principale linea di demarcazione si manifesta tra l’opposizione liberale e quella progressista, talvolta accusata di estremismo. Secondo alcune fonti, Aleksej Venediktov, ex direttore di Radio Eco di Mosca, potrebbe candidarsi alle prossime elezioni presidenziali. Tuttavia, una ferma opposizione deriva da Alexej Navalny, il quale ha etichettato Venediktov come “fantoccio del regime”.
Navalny critica anche le alleanze politiche dell’opposizione, affermando che ormai il loro tempo sia passato. La mancanza di coesione e le divergenze all’interno di questa fazione si manifestano in modo evidente, ad esempio attraverso i limitati successi ottenuti dal “Congresso dei deputati del popolo” guidato da Ponomariov. Mentre i media occidentali cercano spesso una soluzione ai dissidenti per deputinizzare la Russia, al Cremlino si festeggiano queste divisioni.
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