La tregua e lo scambio di prigionieri avranno luogo solo a partire da venerdì. Hamas aveva annunciato l’inizio dello stop ai raid israeliani per giovedì mattina, ma mancavano ancora conferme ufficiali. Il ministro degli Esteri israeliano aveva dichiarato che il processo di rilascio degli ostaggi sarebbe iniziato giovedì, ma successivamente è stato annunciato che non avverrà prima di venerdì. Hamas non ha ancora ratificato l’accordo raggiunto attraverso il Qatar, né ha fornito a Israele l’elenco dei cittadini israeliani che intende rilasciare, quindi l’attuazione dell’accordo è stata rinviata di almeno un giorno.
Lo scambio di ostaggi avverrà attraverso il valico di Rafah, tra Egitto e la Striscia di Gaza. Questo scambio è considerato la “prima fase” dell’accordo, che prevede la liberazione di circa 10 ostaggi al giorno. Se tutto procede come previsto, potrebbero essere scambiati ulteriori 50 ostaggi in cambio di altri 150 detenuti. L’accordo stabilisce la possibilità di estendere la tregua per alcuni giorni in base a una decisione del premier israeliano e del ministro della Difesa. Il ministero della Giustizia israeliano ha identificato 300 palestinesi candidati per essere liberati, escludendo quelli accusati di omicidio. Hezbollah si unirà alla cessazione dei combattimenti, anche se non ha partecipato ai negoziati per l’accordo.
Il capo del Mossad e il capo della CIA si stanno occupando dei dettagli finali dell’accordo. L’accordo è stato accolto positivamente dal mondo arabo e il presidente palestinese ha chiesto soluzioni più ampie nel conflitto. Le Nazioni Unite si impegneranno per sostenere l’attuazione dell’accordo e migliorare la situazione umanitaria a Gaza. Nonostante l’annuncio dell’accordo, la guerra è ancora in corso e Israele afferma di aver distrutto circa 400 tunnel nella Striscia di Gaza.
La tregua e lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas sono stati posticipati a venerdì. Hamas aveva annunciato l’inizio della sospensione dei raid israeliani per giovedì mattina, ma mancavano ancora conferme ufficiali. Allo stesso modo, il ministro degli Esteri israeliano aveva dichiarato che il rilascio degli ostaggi sarebbe iniziato giovedì, ma è stato successivamente annunciato che l’attuazione avverrà solo venerdì.
Hamas non ha ancora ratificato l’accordo raggiunto tramite il Qatar e non ha fornito a Israele l’elenco dei cittadini israeliani che intende rilasciare, quindi l’attuazione dell’accordo è stata rinviata di almeno un giorno.
L’accordo prevede che lo scambio di ostaggi avvenga attraverso il valico di Rafah, tra Egitto e la Striscia di Gaza. Questa fase iniziale prevede la liberazione di circa 10 ostaggi al giorno, con la possibilità di ulteriori scambi in futuro.
Hezbollah, anche se non ha partecipato ai negoziati, si unirà alla tregua. Nel frattempo, il capo del Mossad e il capo della CIA si stanno occupando dei dettagli finali dell’accordo.
L’accordo è stato accolto positivamente dal mondo arabo e il presidente palestinese ha chiesto soluzioni più ampie nel conflitto. Le Nazioni Unite si impegneranno per sostenere l’attuazione dell’accordo e migliorare la situazione umanitaria a Gaza.
Nonostante l’annuncio dell’accordo, la guerra è ancora in corso e Israele afferma di aver distrutto circa 400 tunnel nella Striscia di Gaza.
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