L’Unesco ha dichiarato che prendere di mira le scuole è una chiara violazione del diritto internazionale. Durante la crisi a Gaza, numerosi reportage hanno reso pubbliche immagini spaventose che mostravano il bombardamento delle scuole, che erano diventate rifugi per i civili. Questo tipo di attacco rappresenta una palese violazione delle norme internazionali che proteggono le istituzioni educative.
Gli attacchi alle scuole trasformate in rifugi, all’ospedale Al-Shifa e lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone sono una sfida diretta al diritto internazionale che mira a proteggere la vita dei civili. L’Unesco, di fronte a questa situazione drammatica, ha lanciato un appello urgente per un cessate il fuoco immediato. Questo appello è mosso da ragioni umanitarie e dalla necessità di tutelare i diritti umani.
Le scuole sono luoghi sacri in cui i giovani imparano, sviluppano competenze e possono costruire un futuro migliore. Attaccarle è condannare le generazioni future a un’istruzione interrotta, a traumi psicologici e a un futuro incerto.
L’ospedale Al-Shifa è stato messo sotto pressione costante. Non solo ha dovuto affrontare l’arrivo massiccio di feriti, ma è stato anche oggetto di attacchi. Questa situazione mette a rischio la vita delle persone che necessitano cure mediche urgenti e viola i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario.
Il numero di civili sfollati a causa dei combattimenti è spaventoso. Centinaia di migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case per cercare rifugio altrove. Questo crea condizioni di vita precarie, con la privazione di base del cibo, dell’acqua potabile e dell’accesso ai servizi sanitari. Il diritto internazionale impone ai governi di proteggere i propri civili, ma il continuo attacco alle infrastrutture chiave per la sopravvivenza mette a nudo una palese mancanza di rispetto per i diritti umani fondamentali.
L’Unesco riafferma l’importanza di rispettare il diritto internazionale e di mettere fine alle violazioni in corso. Solo attraverso un cessate il fuoco immediato e un impegno per il dialogo e la pace, sarà possibile porre fine a questa crisi umanitaria senza precedenti. La comunità internazionale deve assumersi la responsabilità di proteggere i civili e garantire un futuro migliore per le giovani generazioni.
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