La famiglia Cecchettin presenta denuncia per insulti e minacce ricevute sul web dopo l’omicidio di Giulia
La famiglia Cecchettin, colpita dalla tragica morte di Giulia Cecchettin, ha deciso di prendere una posizione contro gli insulti e le minacce che hanno ricevuto sul web dopo la perdita della loro cara. Hanno presentato denunce presso la Polizia postale per far fronte a questa situazione inaccettabile.
Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha inoltre deciso di presentare una querela per diffamazione nei confronti di coloro che hanno inviato messaggi di odio e diffamanti rivolti a sua figlia. Una risposta ferma e decisa per combattere questi atti intollerabili e vergognosi.
Elena Cecchettin, sorella di Giulia, ha invece presentato una querela di diffamazione contro il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che ha diffamato sia lei che sua sorella. Questo gesto coraggioso dimostra l’intenzione della famiglia di non lasciare impuniti coloro che insultano e calunniano.
Nonostante la denuncia presentata, la famiglia ha continuato a ricevere centinaia di messaggi di odio e minacce, alcune delle quali persino di morte. Questa escalation di violenza e di odio è totalmente inaccettabile e la famiglia non può stargli a guardare.
Gino Cecchettin, inoltre, ha partecipato recentemente alla trasmissione televisiva “Che Tempo Che Fa”, dove ha subito numerosi attacchi online. I commenti sono stati rimossi e chiusi a causa della violenza e dell’odio espressi.
Nonostante tutto ciò, Gino Cecchettin ha deciso di inviare un messaggio importante agli uomini, invitandoli a esprimere amore per le loro mogli dicendo semplicemente “ti amo”. Un gesto di solidarietà e di supporto alle donne che lottano ogni giorno per ottenere rispetto e dignità.
Inoltre, Gino Cecchettin ha annunciato la sua volontà di sostenere la battaglia di sua figlia Elena contro il femminicidio. Ha persino manifestato l’intenzione di creare una fondazione per affrontare il problema in modo drastico, dimostrando così il suo impegno per combattere questa piaga sociale.
Infine, Gino Cecchettin ha invitato tutte le persone a riflettere sul loro modo di parlare e trattare gli altri, specialmente le donne. Ha espresso il desiderio di essere come sua figlia Giulia, di amare anziché odiare, e di onorarne la memoria danzando sotto la pioggia.
La famiglia Cecchettin si sta battendo con coraggio e determinazione per far luce su questa tragedia e per combattere l’odio e la violenza. La loro storia è un monito per tutti noi, invitandoci a riflettere e a cambiare il nostro modo di pensare e di agire. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a queste atrocità.
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