Ester Palmieri è stata uccisa dall’ex compagno Igor Moser con un coltello da caccia, nella sua casa a Montalbiano. Secondo i risultati dell’autopsia, Moser le ha reciso l’arteria carotide e la vena giugulare con un solo fendente al collo. L’omicidio sembra essere stato premeditato, dato che Moser ha portato il coltello da casa. Successivamente, è stato trovato impiccato a Castello Molina di Fiemme, con l’arma del delitto conficcata nella stessa trave.
La sorella di Palmieri ha dichiarato di aver avuto paura per lei e le aveva consigliato di stare attenta. La coppia aveva tre figli, che fortunatamente erano a scuola al momento del delitto e sono stati affidati a uno zio. Le indagini sono ancora in corso per comprendere esattamente cosa sia accaduto quel giorno e se ci siano stati segni di violenza o denunce precedenti.
Ester Palmieri era conosciuta per avere uno studio olistico chiamato “Scintilla alchemica”, mentre Moser lavorava come boscaiolo. Questa tragedia ha scosso la comunità locale e ha riacceso l’attenzione sul problema dei femminicidi in Italia, suscitando rabbia e indignazione. Il femminicidio è un problema serio che continua a colpire donne in tutto il paese, e richiede un’azione urgente da parte delle autorità per proteggere e garantire la sicurezza delle donne.
Il caso di Ester Palmieri ha portato nuovamente alla ribalta la necessità di intraprendere azioni concrete per combattere la violenza di genere. È importante che la società e le istituzioni si impegnino a fornire un ambiente sicuro per le donne, dove possano vivere senza temere per la propria vita. Solo attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e una legislazione più rigorosa possiamo sperare di porre fine a questa tragedia che continua a lasciare cicatrici profonde nella società italiana.
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