I 4 principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari e infarto, come ipertensione, colesterolo alto, diabete e fumo di sigaretta, sono ben noti da tempo. Tuttavia, nonostante le misure preventive messe in atto per questi fattori di rischio, c’è sempre un rischio residuo che può portare a reinfarti o ictus.
Recenti studi hanno identificato 4 nuovi fattori di rischio cardiovascolare che alimentano questo rischio residuo. Il primo è la lipoproteina(a) e i trigliceridi, che sono lipidi circolanti nel sangue. Per combatterli, sono stati sviluppati nuovi farmaci che agiscono direttamente su queste sostanze.
Un altro fattore di rischio è rappresentato dall’infiammazione. Un’infiammazione cronica può contribuire al rischio di infarto e altre malattie cardiovascolari. Tuttavia, correggere stili di vita scorretti e utilizzare farmaci specifici può ridurre questo rischio.
Inoltre, la trombosi è un fattore di rischio importante. Per prevenire la malattia trombotica, sono stati sviluppati nuovi farmaci antipiastrinici e anticoagulanti, che possono ridurre la formazione di coaguli nel sangue.
Infine, l’inquinamento atmosferico è stato riconosciuto come un fattore di rischio ambientale per le malattie cardiovascolari. È importante agire a livello politico per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico e affrontare questo rischio ambientale.
In conclusione, nonostante i progressi nelle misure preventive, i rischi per malattie cardiovascolari e infarto rimangono ancora significativi. È fondamentale essere consapevoli di tutti i fattori di rischio, compresi quelli nuovi, e adottare misure adeguate per prevenirli. L’uso di farmaci specifici e un impegno politico per ridurre l’inquinamento atmosferico possono contribuire a ridurre l’impatto di queste malattie per la salute pubblica.
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