Loredana Canò e altri tre accusati rinviati a giudizio per gestione eredità Patrizia Reggiani
Nella cronaca giudiziaria italiana spicca il caso dell’eredità di Patrizia Reggiani, la celebre “Lady Gucci” condannata per l’omicidio del marito. Loredana Canò e altri tre individui sono stati rinviati a giudizio per presunte irregolarità nella gestione dell’eredità della donna.
Marco Riva, uno dei sei imputati, è stato l’unico ad essere assolto poiché il fatto contestato non costituiva reato. Il legale Maurizio Giani è stato anch’egli assolto nel merito, dopo essere stato nominato procuratore generale ed esecutore testamentario da Silvana Barbieri.
Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero approfittato della fragilità psichica di Reggiani per mettere le mani sull’eredità e fare la guerra alle figlie della donna. Le indagini si concentrano su una sottoscrizione di un’assicurazione sulla vita da 6,6 milioni di euro e su un pagamento per un’intervista televisiva a Lady Gucci.
Le accuse includevano circonvenzione di incapace aggravata, furto, peculato e corruzione per l’esercizio della funzione. La vicenda ha destato scalpore e attirato l’attenzione dei media italiani, alimentando dibattiti sulla gestione delle eredità e sulle responsabilità dei familiari e dei legali coinvolti.
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