Dal 1° gennaio 2024 sarà obbligatorio inviare trimestralmente i dati dei pagamenti online per contrastare le frodi IVA nell’e-commerce. La nuova normativa richiede ai prestatori di pagamento di inviare i dati sulla transazione dei pagamenti effettuati con carte di credito o debito. Le istruzioni per la comunicazione sono state fornite dall’Agenzia delle Entrate secondo la direttiva UE 2020/284. Questi dati non saranno inviati solo in Italia, ma anche agli Stati membri tramite il sistema CESOP.
I nuovi obblighi per i prestatori di servizi di pagamento sono stati inseriti nel DPR n. 633 del 1972. Il provvedimento del 20 novembre 2023 stabilisce che i pagamenti online e i loro destinatari dovranno essere tracciati tramite i dati dei prestatori di servizi di pagamento. L’obbligo di comunicazione scatta solo dopo più di venticinque pagamenti transfrontalieri nello stesso trimestre.
La prima scadenza è il 30 aprile 2024 e la trasmissione dei dati deve avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento. I prestatori di servizi di pagamento devono trasmettere le informazioni tramite il Sistema di Interscambio Dati (SID). La comunicazione deve contenere informazioni come il codice identificativo del prestatore di servizi di pagamento, il nome del beneficiario del pagamento, l’identificatore fiscale, l’IBAN e altri dettagli dei pagamenti transfrontalieri.
Le Amministrazioni finanziarie invieranno i dati al sistema CESOP per analizzarli e contrastare le frodi IVA nell’e-commerce. Questa nuova normativa mira a proteggere i consumatori e a garantire l’equità nel settore dell’e-commerce, rendendo più trasparenti i pagamenti online e prevenendo le frodi fiscali. Il sistema CESOP sarà uno strumento importante per monitorare e analizzare i dati dei pagamenti, consentendo alle autorità di individuare eventuali abusi o frodi. Si prevede che questa misura contribuirà a ridurre le frodi IVA nell’e-commerce, garantendo una maggiore sicurezza per i consumatori e una concorrenza più equa tra i venditori online. Le aziende e i prestatori di servizi di pagamento dovranno adeguarsi a questa nuova normativa entro il 2024, garantendo la piena conformità alle disposizioni dell’Agenzia delle Entrate e dell’Unione Europea.
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