Karsten Warholm avrebbe dovuto essere squalificato nella semifinale dei 400 ostacoli ai Mondiali di Budapest, ma nonostante l’infrazione commessa, lui sarà presente nella finale per conquistare la medaglia d’oro. Durante la gara, Warholm ha superato in maniera irregolare il secondo ostacolo, tuttavia la sua squalifica non è avvenuta. Questa decisione ha causato molta controversia, specialmente considerando le prove visibili nelle immagini della competizione.
La federazione italiana di atletica leggera ha presentato un ricorso per far ripescare Alessandro Sibilio in finale, ma purtroppo è stato rigettato a causa del ritardo nella presentazione. Nonostante la federazione italiana abbia mostrato nuove prove dell’irregolarità di Warholm, tali prove non sono state prese in considerazione.
Una delle critiche più rilevanti riguarda la mancanza di controllo VAR sull’accaduto. Questo ha lasciato l’Italia penalizzata in questa situazione, nonostante l’evidente irregolarità commessa da Warholm. Si tratta di una decisione molto controversa, che ha suscitato sconcerto e indignazione tra gli appassionati di atletica leggera.
In conclusione, Karsten Warholm sarà presente nella finale dei 400 ostacoli nonostante abbia commesso un’irregolarità e la sua squalifica sarebbe stata legittima. L’Italia ha cercato di fare valere i propri diritti tramite un ricorso, ma purtroppo è stato respinto per motivi procedurali. Questa situazione ha scatenato molte polemiche e ha sollevato dubbi sulla correttezza delle decisioni prese durante i mondiali di atletica leggera. La speranza è che situazioni simili possano essere affrontate in futuro con maggiore imparzialità e giustizia.