Luca Dolce, noto come ‘Stecco’, è stato catturato a Dolceacqua, vicino a Bordighera, al confine con la Francia, dopo una caccia durata due anni. È stato individuato e fermato dai Nocs, trovato in possesso di un documento di identità falso con il quale ha tentato di coprire la sua fuga. È stato portato presso il carcere di Imperia in attesa del processo per possesso di documenti di identificazione falsi.
Il famigerato latitante, Luca Dolce, è stato finalmente catturato dalle autorità italiane dopo una lunga caccia durata due anni. L’uomo, meglio conosciuto con lo pseudonimo ‘Stecco’, è stato rintracciato a Dolceacqua, un pittoresco paese vicino a Bordighera, al confine con la Francia. Gli agenti speciali della squadra Nocs hanno individuato Dolce e l’hanno fermato mentre cercava di sfuggire alla giustizia utilizzando un documento di identità falso. Questo tentativo di eludere la cattura non ha funzionato e il fuggitivo è ora detenuto nel carcere di Imperia, in attesa di essere processato per il possesso di documenti falsi.
La cattura di Luca Dolce è salutata come una vittoria per le forze dell’ordine, che hanno lavorato instancabilmente per mettere fine alla sua latitanza. Dolce è stato condannato a una pena di 3 anni e 6 mesi per reati precedenti e aveva anche un mandato di custodia cautelare in carcere pendente per un altro procedimento legale. Durante gli ultimi due anni, le autorità hanno condotto perquisizioni in diverse città italiane, tra cui Trento, Trieste e gli insediamenti costieri della Liguria, al fine di individuare luoghi e contatti rilevanti per la latitanza di Dolce. Nonostante i continui comportamenti controinvestigativi posti in atto dal fuggitivo, gli agenti sono stati in grado di scoprire le sue abitudini e identificarlo.
Luca Dolce ha una storia criminale piuttosto significativa. Durante la sua fuga, ha dimostrato una notevole astuzia e abilità, che ha probabilmente acquisito durante la sua detenzione precedente. Infatti, Dolce è stato detenuto in diverse carceri italiane e ha mantenuto contatti con il mondo del crimine organizzato nel Trentino, diventando un punto di riferimento per il Triveneto. Le autorità hanno scoperto l’esistenza di un gruppo anarco-insurrezionalista trentino fortemente radicato, che forniva supporto a latitanti come Dolce. Non solo faceva parte di questo gruppo, ma era coinvolto attivamente nella propaganda e nella pubblicazione di articoli che istigavano alla disobbedienza e celebravano il crimine.
Durante il suo periodo di detenzione nel 2019, Luca Dolce ha continuato a produrre scritti sulla tematica anti-carceraria, provando così a mantenere i suoi legami con il mondo criminale e ad influenzare le menti dei seguaci. È stato condannato per una serie di reati in materia di ordine pubblico, tra cui gli scontri con le forze dell’ordine durante una manifestazione della Lega nel 2018 a Rovereto. La sua cattura rappresenta un colpo significativo alla criminalità organizzata e un sollievo per le autorità competenti.
La notizia della cattura di Luca Dolce ha fatto scalpore in tutta Italia, suscitando un senso di fiducia nelle istituzioni e nella capacità delle forze dell’ordine di combattere il crimine. Rocket Gamers seguirà da vicino l’evolversi della vicenda e aggiornerà i lettori sulla prossima udienza del processo di Dolce e sulle possibili conseguenze giudiziarie per il suo coinvolgimento nelle attività criminose.
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