La legge consente di estinguere anticipatamente un contratto di finanziamento, come ad esempio un prestito personale, una cessione del quinto della pensione o dello stipendio o un altro tipo di finanziamento. Se si decide di estinguere il contratto in anticipo, si ha diritto a un rimborso delle spese già pagate, sia quelle ricorrenti legate alla durata del prestito, sia quelle non legate alla durata del contratto. Le spese non legate alla durata del contratto includono costi di mediazione, di istruttoria e di gestione pratica, che devono essere rimborsati. Per richiedere il rimborso delle spese, è necessario calcolarle correttamente e seguire le procedure indicate. Se il prestito viene estinto anticipatamente, viene applicata una “commissione di estinzione anticipata”, che può essere fino all’1% dell’importo residuo o allo 0,5% nell’ultimo anno del prestito. Tuttavia, se il debito residuo è inferiore a 10.000 euro, non si deve pagare la commissione. Estinguendo il prestito in anticipo, si evitano le spese mensili e gli interessi relativi al periodo successivo all’estinzione. È possibile ottenere il rimborso di una parte delle spese una tantum pagate all’inizio del prestito. Prima del 2020, venivano rimborsate solo le spese ricorrenti legate alla durata del finanziamento, ma con la sentenza Lexitor sono state incluse anche le spese di estinzione del contratto. Le spese di gestione pratica, di istruttoria, di mediazione e di attivazione rientrano tra le spese soggette a rimborso in caso di estinzione anticipata del prestito. Tuttavia, le imposte non possono essere rimborsate in caso di estinzione anticipata del prestito. Per calcolare il rimborso spettante, può essere utile utilizzare un calcolatore o rivolgersi a un professionista. È possibile richiedere il rimborso anche per contratti estinti in passato, a partire dal 19 settembre 2010, nel rispetto dei limiti di prescrizione decennale. Tuttavia, per una decisione informata, è consigliato rivolgersi a un professionista.
“Prone to fits of apathy. Devoted music geek. Troublemaker. Typical analyst. Alcohol practitioner. Food junkie. Passionate tv fan. Web expert.”