L’indicatore Hcob Pmi della produzione composita dell’Eurozona continua a segnalare una contrazione per il terzo mese consecutivo, registrando un valore di 46,7 ad agosto. Ciò indica un crollo dell’attività ai minimi da marzo 2013, escludendo il periodo di pandemia. In particolare, l’indice Hcob Pmi dei servizi è sceso al di sotto della soglia critica di 50, segnalando la prima contrazione dell’attività da dicembre 2022.
La produzione nell’Eurozona ha mostrato il più rapido declino degli ultimi tre anni, segnalando così una clara tendenza negativa per l’economia europea nel mese di agosto. Concentrandoci sull’Italia, il settore dei servizi ha registrato una diminuzione dell’attività, con l’indice Hcob Pmi che è sceso a 49,8. Inoltre, l’indice Hcob Pmi composito italiano è sceso a 48,2 ad agosto.
Le aziende italiane stanno esprimendo preoccupazioni riguardo alla domanda, in parte a causa dei prezzi elevati e dei tassi di interesse in aumento. Di conseguenza, l’occupazione nel settore terziario è diminuita per il secondo mese consecutivo, con un ulteriore calo della produzione rispetto all’anno scorso. Le prospettive negative stanno portando le aziende a tagliare posti di lavoro sia nel settore terziario che in quello manifatturiero. Il settore terziario italiano è, pertanto, sotto la minaccia di una recessione imminente.
In conclusione, l’indice Hcob Pmi della produzione composita dell’Eurozona e il settore terziario italiano stanno vivendo un periodo di contrazione prolungata, con gravi preoccupazioni riguardo alla domanda e alla diminuzione dell’occupazione. Le aziende si trovano a dover fronteggiare prezzi alti e tassi di interesse elevati, che stanno influenzando negativamente l’economia. E’ fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione di questa situazione economica, vista l’impatto che potrebbe avere sui mercati e sulle imprese.
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