Il 40% della popolazione italiana soffrirà di allergie entro il 2030, secondo recenti studi. Gli esami molecolari stanno diventando sempre più importanti per garantire indagini ad ampio spettro e diagnosi più efficaci.
Il cambiamento climatico è uno dei fattori che anticipa e allunga la stagione delle allergie in Italia. La prevalenza della rinite allergica in Europa è del 23%, con un range in Italia che varia tra il 16% e il 25%. Le proiezioni indicano che tra il 35% e il 40% della popolazione italiana soffrirà di rinite allergica entro il 2030.
Scienziati di tutto il mondo hanno firmato un appello per mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici sulle malattie con componente immunitaria. La mitigazione dell’inquinamento e l’adattamento alle nuove condizioni del pianeta sono fondamentali per la salute umana.
Le allergie sono causate da una predisposizione a svilupparle, che può essere favorita da fattori ambientali come l’inquinamento e una dieta scorretta. I pollini delle zone inquinate possono scatenare sintomi anche in chi non è allergico, trasportando sostanze nocive nelle vie aeree.
Per gestire le allergie ai pollini, l’immunoterapia specifica è considerata il metodo più efficace. Questo trattamento ha effetti a lungo termine e può cambiare radicalmente la qualità di vita dei pazienti allergici.
Mantenere una corretta conoscenza del proprio stato di salute e dell’ambiente circostante è fondamentale per prevenire e gestire le allergie in modo efficace. Con il continuo aumento della popolazione affetta da allergie, è importante rimanere informati sulle ultime scoperte e trattamenti disponibili.
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