Il conflitto tra Israele e Hamas continua a far registrare gravi conseguenze umanitarie, con la sospensione delle attività della ong World Central Kitchen a Gaza. Dopo 174 giorni di guerra, si contano oltre 32.845 persone uccise e 75.392 ferite dall’inizio del conflitto il 7 ottobre scorso.
Recenti raid israeliani su Gaza e vicino all’ambasciata iraniana a Damasco hanno portato alla morte dell’ufficiale pasdaran Zahedi. In risposta, Hezbollah ha rivendicato un attacco a una base militare israeliana nella Galilea alta.
La Knesset israeliana ha approvato una stretta che potrebbe portare alla chiusura di Al Jazeera in Israele, mentre Pedro Sanchez in Spagna si è detto inorridito per la morte degli operatori umanitari della Wck a Gaza. Il premier australiano Albanese ha chiesto indagini sulla morte degli operatori umanitari a Gaza, mentre Blinken si è incontrato con Mohamed Bin Salman in Arabia Saudita per discutere un potenziale accordo di pace.
La Commissione europea ha chiesto un’indagine sulla morte degli operatori umanitari della Wck a Gaza, mentre la Cina ha condannato l’attacco israeliano a Damasco. Iran e Arabia Saudita hanno entrambi condannato in modo deciso l’attacco a Damasco e si sono impegnati a rispondere.
Il Giappone ha ripristinato i finanziamenti all’Unrwa, mentre José Andres di Wck ha espresso dolore per la morte degli operatori umanitari a Gaza. Usa e Russia si sono impegnati per una possibile riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sul raid israeliano in Siria.
Gli Stati Uniti hanno chiesto un’indagine sull’uccisione degli operatori umanitari a Gaza e hanno assicurato all’Iran di non essere coinvolti nell’attacco a Damasco. Israele ha avviato indagini sulla morte degli operatori umanitari della Wck a Gaza, mentre Hamas ha dichiarato che non accetterà la presenza dell’Onu per monitorare una tregua a Gaza.
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