Il cancro colpisce sempre più giovani: aumento del 79% dei casi dal 1990
I medici di tutto il mondo sono allarmati dall’aumento dei casi di tumori diagnosticati tra i giovani, una tendenza preoccupante che sta colpendo anche l’Italia. Secondo gli ultimi dati, tra il 1990 e il 2019 i casi di cancro in giovani pazienti sono aumentati del 79%, con un incremento del 28% dei decessi.
Le proiezioni per il 2030 non sono affatto rassicuranti: le diagnosi continueranno ad aumentare del 31%, mentre i decessi sono attesi in aumento del 21%. Quasi tutti i continenti stanno registrando un aumento di vari tipi di cancro nelle persone sotto i 50 anni, con particolare preoccupazione per l’Australia e la Nuova Zelanda, che presentano il maggior numero di diagnosi a esordio precoce nel mondo.
Fattori come l’obesità, l’alcolismo e l’uso di tabacco potrebbero contribuire all’aumento dei casi di tumore, secondo gli esperti. Inoltre, le ricerche suggeriscono che i giovani sviluppano tumori più aggressivi rispetto agli anziani e che il microbioma del corpo potrebbe influenzare lo sviluppo del cancro a esordio precoce.
In Italia, ogni anno circa 11.000 persone di età compresa tra i 15 e i 39 anni si ammalano di tumore, con 2.600 decessi all’anno. Tuttavia, alcune buone notizie: i tumori del testicolo e della tiroide sono particolarmente curabili. Le donne, invece, sono relativamente svantaggiate rispetto agli uomini per quanto riguarda l’incidenza di tumori in giovane età.
Tra le forme di cancro che preoccupano maggiormente i medici vi è il cancro al colon, con un aumento dei casi previsto del 90% entro il 2030. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sui rischi e promuovere uno stile di vita sano e una corretta prevenzione per contrastare questa crescente minaccia per la salute dei giovani.
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