Un recente studio condotto dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e pubblicato sul New England Journal of Medicine ha rivelato risultati sorprendenti sull’effetto delle microplastiche sul sistema cardiovascolare umano.
Il lavoro, guidato da un giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, si è concentrato sulla presenza di inquinanti nelle placche aterosclerotiche delle arterie, analizzando 257 pazienti over 65. I risultati hanno dimostrato un chiaro aumento del rischio di infarto, ictus e mortalità in presenza di micro e nanoplastiche nelle placche.
Questo studio pionieristico ha evidenziato anche un incremento locale dei marcatori dell’infiammazione e un maggiore rischio di blocco dei vasi sanguigni, senza però stabilire un rapporto causa-effetto tra l’inquinamento da micronanoplastiche e le malattie cardiovascolari.
Il lavoro, definito “rivoluzionario” da Philip J. Landrigan, ha suscitato grande interesse nel mondo accademico e scientifico, aprendo la strada a ulteriori ricerche sull’impatto delle microplastiche sulla salute umana.
Grazie alla collaborazione con altri enti e alla pubblicazione su una delle riviste scientifiche più autorevoli, questo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione dei rischi legati alla presenza di plastica nell’organismo umano.
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