Marisa Borroni, la prima signorina buonasera della Rai, si racconta dopo 70 anni dal debutto della televisione in Italia. Nell’ormai lontano 3 gennaio 1954, la Rai iniziava le trasmissioni televisive con solamente un canale e novanta abbonati. Questo giorno storico era circondato da un’atmosfera di eccitazione e timore, come racconta la stessa Marisa Borroni. I televisori erano considerati oggetti molto costosi e il segnale non riusciva a raggiungere tutti gli italiani, ma grazie all’impegno di un gruppo di giovani ingegneri, venne costruita una rete di ripetitori per estendere la copertura.
Nonostante le sue iniziali esitazioni, Marisa Borroni fu scelta come annunciatrice della Rai. La Borroni superò brillantemente un provino con Eros Macchi, anche se dovette correggere un marcato accento milanese. La sua avventura nella Rai iniziò dopo aver abbandonato gli studi per problemi economici. Marisa Borroni ricorda con orgoglio l’episodio in cui suo padre venne riconosciuto come il padre della famosa annunciatrice, provando così una grande gioia per il successo della figlia.
Nonostante il soprannome di “Senza papere”, Marisa Borroni ammette di aver commesso solo due errori durante le sue trasmissioni. L’annunciatrice ricorda con un sorriso un episodio divertente, in cui un’ape la punse durante una diretta con il professor Cutolo. Marisa Borroni era considerata una donna attraente per le altre donne più che per gli uomini, ma non mancarono alcuni ammiratori che ebbero atteggiamenti indesiderati.
Uno dei momenti più emozionanti della sua carriera si presentò quando il cardinale Montini, in seguito diventato Papa Paolo VI, la riconobbe e le concesse una benedizione speciale al momento della nascita della sua figlia. A 94 anni, Marisa Borroni segue ancora alcuni programmi televisivi, ma ha smesso di guardare la Rai. Nonostante ciò, la sua memoria e la sua esperienza restano un importante capitolo della storia della televisione italiana.
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